Un sorriso ammaliante? 3 rimedi da evitare, 3 buone abitudini, una soluzione

Ragazza con denti bianchi dopo sbiancamento dentale

Per un sorriso ammaliante, vi è una sola vera soluzione.

Si sa, il sorriso è il miglior accessorio che possiamo indossare e in quanto tale dovremmo mantenerlo e lucidarlo proprio come faremmo con i nostri gioielli più preziosi.

Il sorriso è l’unico gioiello che portiamo direttamente in volto e proprio per questo non può che essere il più splendente.

Spesso però non è così, certamente qualsiasi sorriso illumina un volto, così come qualsiasi lampadina accesa illumina una stanza buia, ma come ben sappiamo c’è illuminazione e illuminazione. Quanto è importante il grado di luminosità e il colore della luce? Quanto queste caratteristiche possono influenzare il nostro umore? La luce è atmosfera, l'atmosfera è emozione ed è per questo che la luminosità del nostro sorriso può cambiare completamente il modo in cui ci percepiamo e in cui veniamo percepiti.

Avere un sorriso luminoso significa principalmente avere denti lucidi ma soprattutto bianchi. La prima caratteristica la possiamo facilmente soddisfare con un frequente ed accurato uso dello spazzolino e dentifricio, in modo da rimuovere la placca che, seppur spesso completamente invisibile, rende opachi i nostri denti.

Per migliorare la luminosità del nostro sorriso è necessario inoltre accompagnare l’igiene orale quotidiana con la pulizia dentale professionale, che in genere i dentisti propongono ai loro pazienti con una cadenza semestrale.

Purtroppo però igiene e pulizia non bastano quando l’intento è quello di intervenire sul colore dei denti. Quando i denti tendono al giallo non dipende solo da quanto li laviamo, ma anche da alcune abitudini dannose, come il fumo, l’assunzione di determinati farmaci o alimenti. La cattiva notizia però è che anche evitando questi fattori il nostro sorriso tenderà comunque a ingiallirsi negli anni, poiché si tratta di un processo di deterioramento inevitabile, più o meno accentuato in base a fattori genetici e di stile di vita.

Come possiamo quindi rendere i nostri denti più bianchi se sembra che nulla basti?

Niente panico, le soluzioni mirate esistono, ma attenzione a scegliere quelle giuste!

3 rimedi della nonna da EVITARE ASSOLUTAMENTE

  • bicarbonato: lucida ma non sbianca, riga e corrode lo smalto, crea delle macchie nella microfessure del dente, altera la flora batterica e favorisce la sensibilità dentale
  • limone: mette in atto un processo di erosione acida, corrodendo quindi lo smalto e dando problemi di sensibilità dentale
  • acqua ossigenata: è un metodo molto pericoloso, se ingerita accidentalmente può causare gravissimi danni all’organismo

3 Buone Abitudini

  • Mangiare alimenti che aumentano la produzione di saliva, in particolare carote, sedano, uva passa e mele. Mele e fragole sono inoltre ricche di acido malico, sostanza che può favorire lo sbiancamento. È invece importantissimo limitare l’assunzione di caffè, cioccolato e tabacco.
  • Fare attenzione alla scelta del dentifricio, alcune formulazioni possono risultare particolarmente aggressive, è bene quindi lasciarsi consigliare dal proprio dentista. Un fattore importante nei dentifrici è la presenza di fluoro, sostanza essenziale per denti bianchi e sani.
  • Ovvia ma non meno importante è un’accurata igiene orale quotidiana. Per essere certi che stiamo lavando bene i nostri denti potremmo servirci ogni tanto dell’utilizzo di pastiglie rivelatrici di placca, che sciolte in bocca dopo la pulizia colorano le parti di dente ancora coperte dalla placca.

Una sola vera soluzione

  • Sbiancamento professionale domiciliare: un’altra tipologia di sbiancamento è quella che il paziente può svolgere a casa, ma non utilizzando prodotti trovati al supermercato o in farmacia (totalmente inefficaci poiché la percentuale di perossido di idrogeno risulta insignificante), bensì seguendo un trattamento somministrato professionalmente dal dentista. In particolare vengono realizzate su misura delle mascherine, il paziente le cosparge con un gel sbiancante a base di perossido di carbammide fornitogli dallo specialista e le indossa qualche ora al giorno per almeno 10-14 giorni. Lo sbiancamento da casa risulta essere più efficace di quello in studio, in quanto avviene in maniera più lenta e graduale permettendo al gel di agire più in profondità senza arrecare danni al dente.

Con questo articolo speriamo di aver chiarito, o per lo meno sbiancato, ogni tuo dubbio. Ti aspettiamo in studio per altri consigli e per guidarti alla scelta migliore, a presto!