Lo sapevi che se lo vuoi possiamo ipnotizzarti?

Dentista che ipnotizza la propria paziente per metterla a proprio agio

Comunicazione e ipnosi nello studio odontoiatrico: un rapporto interattivo e privilegiato

Speriamo che il titolo non ti abbia spaventato/a, ma anzi, incuriosito/a!

Poco più di un mese fa abbiamo partecipato come relatrici al XII Incontro Verdenti tenutosi a Gizzeria, in Calabria, dove hanno avuto l’onore di parlare del tema della comunicazione e dell’ipnosi nello studio odontoiatrico.

Ebbene sì, allo Studio Cappelletti Rosanelli si pratica l’ipnosi, ma non ti preoccupare, non è quello che pensi, non abbiamo niente a che fare con Giucas Casella, né tantomeno ti faremo fissare un pendolino per impossessarci della tua capacità di intendere e di volere. 

L’ipnosi è una tecnica che è stata scoperta da secoli e non si tratta né di magia né di spettacolo: l’ipnosi e la comunicazione ipnotica sono delle tecniche psicologiche che hanno trovato una loro seria applicazione in campo medico, terapeutico e in tempi recenti anche nell’odontoiatria. Noi siamo subito rimaste affascinate da questa possibilità, tant’è che abbiamo frequentato un corso presso il CIICS di Torino per poter applicare queste tecniche nel nostro studio. Ma perché mai dovremmo ipnotizzarti o comunicare con te in maniera ipnotica?

La risposta è molto semplice: il dentista fa paura. Non sappiamo perché, ma la fobia del dentista è addirittura al 5° posto delle paure più diffuse al mondo, successiva solo alla paura della morte, delle malattie, degli incidenti e dell’aereo.

L’ansia e la paura in alcuni pazienti sono talmente forti da impedire loro di affrontare le cure, peggiorando così il loro stato di salute orale e non solo.

Ma qual è il segreto per alleviare lo stato d’ansia del paziente? Sedarlo con l’anestesia? Niente affatto, quel che ci vuole è un bella iniezione di fiducia, ed è questo che intendiamo fare con la comunicazione ipnotica, creare un’alleanza terapeutica con il nostro paziente, ovvero entrare in sintonia con lui, in modo che si senta sicuro e si possa fidare, abbandonandosi alle cure.

La comunicazione ipnotica prevede quindi l’utilizzo delle parole per entrare in empatia con il paziente, creare un rapporto sereno, che lo faccia stare bene e gli faccia percepire il dentista, o medico che sia, come una figura dal lato fortemente umano, in grado di capirlo e supportarlo nell’affrontare la sua paura.

Ma come si crea il feeling con il paziente? Cosa lo porta a fidarsi di noi?

Una prima tecnica può essere quella di ricalcare i suoi comportamenti, utilizzando ad esempio le stesse terminologie, assumendo la stessa postura o la stessa velocità del parlato, farlo sentire inconsciamente in sintonia con noi.

Un altro aspetto fondamentale per creare un rapporto con il paziente è quello di comprendere il suo sistema comunicativo preferenziale, che può essere: visivo, auditivo o cinestesico. Il modo di comunicare delle persone si divide infatti in tre categorie, ognuno ne ha una predominante, quello che facciamo è quindi comprendere a quale categoria appartiene il nostro paziente e comportarci di conseguenza, comunicando anche noi con il sistema a lui più favorevole.

caratteristiche ed espressioni tipo del paziente con sistema comunicativo visivo
caratteristiche ed espressioni tipo del paziente con sistema comunicativo cinestesico
caratteristiche ed espressioni tipo del paziente con sistema comunicativo auditivo

Adottando quindi il giusto linguaggio e i gusti atteggiamenti comportamentali portiamo il paziente in uno stato di benessere e pieno affidamento che in alcuni casi potremmo anche definire trance. 

La parola trance non deve far paura, è uno stato ipnotico in cui cadiamo continuamente durante le nostre giornate, quando si è in trance semplicemente ci rilassiamo, le immagini mentali si riflettono sul nostro corpo e la pressione sanguigna si abbassa. È facile cadere in trance mentre leggiamo un libro o guardiamo un film che ci coinvolge particolarmente, mentre guidiamo in autostrada o quando ci abbandoniamo ai ricordi. Essere in trance non è quindi niente di paranormale, semplicemente il nostro stato di coscienza si modifica e ciò accade costantemente in maniera naturale.

La comunicazione ipnotica rilassa e crea un’alleanza terapeutica con il paziente, ma se il paziente non è comunque in grado di affrontare serenamente la seduta potrebbe essere necessario ricorrere all’ipnotizzazione.

Innanzitutto vediamo che cos’è l’ipnosi.

def: L’ipnosi è sia uno stato di coscienza modificato, fisiologico, dinamico, sia un rapporto medico paziente durante i quali sono possibili modificazioni psichiche, somatiche, viscerali per mezzo di monoideismi plastici (effetti fisici su un corpo causati da idee e potenti immagini mentali).

Siete curiosi di sapere con quale strano strumento magico potremmo ipnotizzarvi? Uno strumento di cui avrete sicuramente ancora sentito parlare: le parole.

Di seguito lo schema di base che si segue per indurre lo stato di ipnosi, con alcuni esempi di frasi che possono esser dette.

L’ipnosi è quindi un gioco di persuasione e suggestione, si distrae la parte razionale del paziente e lo si induce ad abbandonare i pensieri, un po’ come in uno stato di sonnolenza.

Secondo voi funziona davvero? Chiediamolo a Roberta, una nostra paziente che aveva la fobia del dentista!